BVR Banca Veneto Centrale premia i talenti del territorio: 237 borse di studio ai giovani più meritevoli
Cerimonia al Teatro Comunale di Vicenza per riconoscere l’impegno scolastico di diplomati e laureati eccellenti. I protagonisti premiati per l’impegno e i risultati conseguiti.

VICENZA – Una mattinata di emozioni e applausi quella di sabato 29 marzo al Teatro Comunale di Vicenza, dove BVR Banca Veneto Centrale ha premiato 237 giovani diplomati e laureati che si sono distinti per impegno e risultati scolastici eccellenti nel corso del 2024. Numerosi i ragazzi e le ragazze presenti con le loro famiglie per ricevere un riconoscimento che celebra il merito e la dedizione allo studio. L’iniziativa “Borse di Studio Soci 2024”, tra le più sentite dell’ampio programma sociale promosso dalla banca, è rivolta ai figli di Soci – o ai Soci under 35 – che abbiano conseguito il diploma o la laurea con il massimo dei voti tra ottobre 2023 e dicembre 2024.
Ad accogliere e premiare i vincitori sono stati il Presidente Maurizio Salomoni Rigon, il Direttore Generale Claudio Bertollo e il Condirettore Giovanni Iselle, che hanno rivolto parole di incoraggiamento ai ragazzi e sottolineato l’importanza dello studio come fondamento per la crescita personale e collettiva. «Questa non è solo una premiazione – ha affermato il presidente Salomoni – ma un atto concreto con cui la nostra banca rinnova la fiducia nei confronti dei giovani e riconosce il valore dello studio, della determinazione, della costanza. In un mondo in rapida evoluzione, la formazione è la chiave per affrontare le sfide future. Ed è proprio per questo che, come banca cooperativa, sentiamo il dovere di essere accanto ai giovani e alle loro famiglie». Salomoni ha poi rivolto un invito ai ragazzi: «Vi invitiamo a diventare Giovani Soci della nostra Banca. Significa entrare a far parte di una comunità viva, partecipare a progetti dedicati a voi e contribuire attivamente alla crescita del nostro territorio».
A rendere ancora più speciale l’evento, condotto da Bruno Candita, è stato l’intervento del professor Vincenzo Schettini, noto divulgatore scientifico sui social per il progetto "La fisica che ci piace", che ha coinvolto il pubblico con un monologo ironico e profondo sulla scienza e sulle relazioni umane. «La tecnologia ci offre grandi opportunità, ma rischia di farci perdere il senso profondo del contatto umano – ha detto Schettini – Ed è proprio nella relazione che si gioca una delle più grandi sfide del futuro».
Ai premiati, oltre a una pergamena di merito, è stato assegnato un contributo economico individuale da 250 a 800 euro. Parte del premio è stata destinata a un versamento sul fondo pensione “Pensplan Plurifonds”, per incentivare nei giovani l’adesione alla previdenza complementare.