BANCA DEL VENETO CENTRALE È REALTÀ

Il “si” dei soci ha suggellato il matrimonio

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Si è tenuta, domenica 20 settembre l’assemblea straordinaria di Centroveneto Bassano Banca, i soci si sono espressi positivamente alla fusione per incorporazione di RovigoBanca nella Centroveneto.

 

La votazione, visto il perdurare dell'emergenza epidemiologica e l'impossibilità di organizzare eventi in presenza con elevati numeri di partecipanti, è stata effettuata tramite la modalità del rappresentante designato, individuato nella figura dell’avv.to Alessandro Zennaro.
Questi i risultati 1561 i soci votanti, 1530 i favorevoli, 11 contrari e 20 astenuti.

 

La decorrenza giuridica, economica e fiscale della fusione è fissata nella data del 1 di Novembre.


Oltre all'approvazione del progetto di fusione, l'ordine del giorno prevedeva altri due temi a questo connessi: l'ok ad una serie di deliberazioni per la costituzione del nuovo Cda ed il conferimento al presidente Ing. Gaetano Marangoni dei poteri per la stipula dell'atto di fusione.
La nuova realtà “Banca del Veneto Centrale” avrà Presidenza e Direzione in capo ai vertici di Longare con l’attuale Presidente Gaetano Marangoni ed il Direttore Generale Mariano Bonatto. La vice presidenza dell’Istituto vedrà la presenza di due amministratori Rudy Cortese per la componente ex Centroveneto e Lorenzo Liviero (vicario) per la componente ex Rovigo.
Alla componente ex Rovigo Banca spetterà la Presidenza del Comitato esecutivo.

I Soci, appoggiano quanto previsto dal progetto di fusione, Il Cda sarà quindi composto, da 12 amministratori dei quali 9 di provenienza dalla ex Centroveneto e 3 di provenienza dalla ex Rovigo Banca. Per la rappresentanza della ex BCC di Rovigo entrano a far parte del cda della nuova banca Lorenzo Liviero, Edo Boldrin e Paolo Zennaro,
che subentreranno agli uscenti consiglieri di Centroveneto Biasetto Giovanni, Carollo Marco, Martini Umberto e Zen Onorio
Il collegio sindacale vedrà l’ingresso di un nuovo sindaco dalla Rovigo Banca, il dott. Diego Ranzani che subentrerà al dott. Matteo Bottaro sindaco uscente della ex Centroveneto.

 

La banca avrà sede legale ed amministrativa a Longare con sedi distaccate nel comune di Rovigo, Bassano del Grappa, Campo San Martino (PD) e Bergantino (RO).

 

Il Direttore Generale Mariano Bonatto dichiara:” con la fusione, la Banca cresce nelle dimensioni e negli aspetti di redditività, acquisendo una visibilità ancora più marcata nel territorio veneto; sarà la seconda realtà veneta e la quarta a livello nazionale del Gruppo Cassa Centrale Banca, per dimensioni e per volumi, con uno stock di 2.993 mln di euro di attivi, con impieghi pari a 1.457 mln di euro e una raccolta complessiva di 2.862 mln euro .”
La futura BCC, vanterà una base sociale di più di 14 mila soci e 52 filiali, senza nessuna sovrapposizione, con competenza territoriale trasversalmente a livello regionale in 163 comuni nelle province di Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo e Ferrara.

 

Il personale sarà composto da 408 unità. Non sono previsti tagli di filiali, ma la struttura operativa sarà più leggera con 53 accompagnamenti all’esodo volontari.

Il medesimo sistema informatico (Allitude) utilizzato dalle due banche entrambe in quota Cassa Centrale faciliterà la migrazione dei dati. I collaboratori stanno già partecipando ad iniziative di formazione e di allineamento procedurale e l’integrazione verrà portata avanti attraverso una serie di incontri tra i collaboratori e il management.

 

La crescita dimensionale non rappresenta il fine ma il mezzo per essere una Banca che crea economie di scala, una realtà più profittevole, più solida, che mantenendo salde le relazioni con le comunità di riferimento, sarà in grado di accrescere la capacità di risposta in termini di tempo e di iniziative rispetto a più ambiti di operatività e diversi canali di confronto, tra cui quelli digitali.

 

Quanto approvato oggi dai Soci, non rappresenta il punto di arrivo ma di partenza per la nuova Banca, che attraverso l’integrazione tra le competenze specialistiche del Gruppo Cassa Centrale e la conoscenza diretta del territorio, rafforzerà il ruolo di banca locale, ma con le risorse di una banca moderna, innovativa e con soluzioni al passo con i tempi.